È iniziata il 1 ottobre 2016 la SAM, ovvero la Settimana Mondiale per il sostegno all’Allattamento Materno che si svolge ogni anno in tutto il mondo.
Sapere che durante gli stessi giorni, nelle stesse ore, a latitudini diverse, in fusi orari opposti, in paesi dove è autunno mentre in altri è primavera, migliaia e migliaia di persone si stiano dando da fare per promuovere e difendere il diritto e la necessità di allattare al seno i proprio bambini è un pensiero che mi mette i brividi.
Innanzitutto perché fa percepire il legame che tutti noi esseri umani abbiamo con la nostra specie: culture, religioni, società diverse non potranno mai cancellare il fatto che siamo tutti appartenenti alla razza umana e come tali bisognosi degli stessi elementi per vivere. Un cucciolo d’uomo sopravvive con il latte della sua mamma a Roma come a Città del Capo, a Sidney come a Tokyo, compiendo lo stesso movimento di suzione al seno che la natura gli ha donato per istinto dal momento che è stato concepito.
Allo stesso tempo mi vengono i brividi al pensiero che siano necessarie iniziative come la SAM per promuovere e sostenere qualcosa che è naturale e normale come il fatto stesso di dover respirare, bere e mangiare. L’uomo come mammifero ha bisogno di essere nutrito dalla sua mamma e la sua mamma è perfettamente in grado di fornirgli il nutrimento necessario attraverso il latte che il suo corpo produce per natura.
E allora perché è tanto difficile accettare la cultura dell’allattamento al seno soprattutto nelle nostre società occidentali? Perché una mamma che allatta in pubblico suscita sempre un po’ di imbarazzo? Perché gli operatori sanitari che aiutano così eccellentemente tante mamme a partorire anche in situazioni difficilissime poi non sono in grado di sostenere queste mamme nella pratica più naturale e atavica che ci sia e sbrigativamente le mettono davanti a un biberon e a un latte artificiale con cui nutrire il proprio figlio? Perché le mamme che decidono di allattare perché sentono da dentro un istinto che le porta a farlo poi incontrano tante difficoltà fisiche (ragadi, mastiti, ingorghi…) e non riescono a trovare un sostegno adeguato e spesso nella solitudine delle loro difficoltà abbandonano l’impresa e si affidano a un latte in polvere?
Per fortuna il mondo è pieno di esseri umani che abbracciano il loro essere umani e la naturalità collegata alla propria specie e si sforzano di aiutare chiunque incontri difficoltà nel gesto più antico e istintivo di sempre: nutrire i propri cuccioli. La SAM è il momento più importante dell’anno perché riunisce tutte le persone del mondo che hanno reso il sostegno all’allattamento al seno il loro regalo all’umanità: sono volontari facenti parti di associazioni, sono operatori sanitari, sono ostetriche, sono pediatri, sono semplici mamme che vogliono aiutare altre mamme e dedicano loro un po’ di tempo rendendosi disponibili a incontri, chiacchierate, telefonate, messaggi. Ma certo non è il lavoro di una sola settimana che conta: ciò che fa la differenza è il lavoro costante di ogni giorno dell’anno, in ogni ora dell’anno che permette a migliaia di famiglie di superare difficoltà e momenti di sconforto e a riuscire a allattare i propri bambini con serenità.
Un grazie mondiale a tutte queste persone sparse per i cinque continenti. E un’esortazione di cuore a tutte le mamme che stanno cercando di allattare: queste persone ci sono, hanno siti internet, pagine Facebook, indirizzi e-mail, centri di incontro*… non abbiate paura, cercatele e fatevi ascoltare. Ne vale davvero la pena per il nostro essere uomini.
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