Co sleeping: cos’è?
Co sleeping è il termine inglese che noi italiani traduciamo con “dormire nel lettone”: ma in realtà significa far dormire i bambini insieme a mamma e papà. Insieme nella stessa stanza, che sia nel lettone oppure ognuno nel suo letto, però nella stessa stanza. Tutti noi genitori ci siamo passati fin dal momento in cui un piccolo neonato è arrivato in casa nostra: lo facciamo dormire nel lettone oppure no? Per dirla in termini attuali: co sleeping sì oppure no?
Co sleeping sì o no?
Dormire insieme è una cosa naturale. I cuccioli in natura dormono con le loro madri; le coppie di partner dormono insieme; dividere il sonno con chi si ama è una questione di fiducia, protezione, calore. Quindi perché dovremmo allontanare proprio i nostri bambini, che tutti noi amiamo più di ogni altra cosa, dal nostro letto?
La risposta che la maggioranza di noi genitori dà è la seguente: “perché poi prendono il vizio e non dormono più da soli”. Ma siamo sicuri?
Co sleeping sì.
In verità il co sleeping è uno dei passaggi fondamentali e naturali che ogni bambino necessita per la sua crescita e la sua maturazione. Dormire con i genitori rende i bambini più sicuri, più sereni, più tranquilli.
Le culture che ritengono normale far dormire il bambino insieme ai genitori non riscontrano le classiche problematiche del sonno che tanti genitori occidentali conoscono (risvegli notturni frequenti, difficoltà a addormentarsi, rifiuto del momento della nanna…) e non parliamo solo di culture lontane dal nostro mondo, ma anche culture occidentalizzate e estremamente moderne come quella giapponese (qui trovate un confronto interessante sul come dormono i bambini nel mondo, su Uppa di qualche mese fa).
Co sleeping fino a quando?
Un bambino che dorme con i genitori non uscirà mai dal loro letto? I numeri dicono che non è affatto così (qui uno studio interessante sul sonno dei bambini in Italia svolto tra il 2004 e il 2007).
I bambini che dormono con mamma e papà, anche quelli che ci hanno dormito fin dalla nascita, dai tre anni in poi cominciano un percorso verso l’autonomia che li porta a dormire da soli. Cominciano a giocare da soli, a lavarsi da soli, a vestirsi da soli, a voler camminare sempre davanti ai genitori, a voler scegliere da soli cosa indossare.
E in tutto questo anche il processo del sonno si adegua e i bimbi imparano a dormire da soli con naturalezza. Il co sleeping finisce esattamente come finisce l’allattamento al seno, come finisce l’uso del pannolino e il farsi imboccare.
E una mamma cosa dice del co sleeping?
Infine una riflessione personale: quando sono diventata mamma ero una mamma che non avrebbe voluto far dormire il proprio bambino nel lettone. Poi ho scoperto che allattare al seno voleva dire allattare di notte e allattare di notte è più facile, comodo e veloce se il bambino è a letto con te o nella culla vicinissima al letto.
Quando Davide è cresciuto ho scoperto che vederlo addormentarsi al mio fianco, dopo aver letto una favola insieme, essersi dati qualche bacetto e essersi detti “ti voglio bene” è la cosa che mi dà più pace al mondo.
Ho scoperto che vederlo dormire a fianco a me mi riempie di sicurezza, di pace e mi fa dormire più a lungo, più profondamente e più serena.
Ho scoperto che l’intimità con il papà la posso trovare in molti altri luoghi che non siano un letto di notte.
Ho scoperto che vedere Davide abbracciato al papà addormentato è la cosa che più mi riempie di orgoglio al mondo.
E ho scoperto che questo famigerato co sleeping fa davvero bene a tutti e che non ho voglia che il tempo passi in fretta e questa sensazione di “tana famigliare notturna” finisca tanto presto.